Donazione di organi, tessuti e cellule: domande e risposte più frequenti
Ecco le FAQ del Centro Nazionale Trapianti (CNT) sull’importanza della donazione di organi, tessuti e cellule.
Perché c’è bisogno di donare i propri organi e tessuti dopo la morte?
Senza donatori non possono essere eseguiti i trapianti.
Grazie al trapianto degli organi e dei tessuti, ogni anno, migliaia di persone ritornano a condurre un’esistenza normale, sia dal punto di vista personale che lavorativo.
Come funziona il sistema dei trapianti in Italia?
È una grande rete formata da operatori sanitari e professionisti che lavorano h24 per garantire che tutti gli organi donati siano correttamente assegnati ai pazienti in lista di attesa per il trapianto. Il Centro Nazionale Trapianti Operativo coordina l’attività in tutta Italia. La ricerca dei donatori di cellule staminali emopoietiche, invece, viene coordinata da un Registro nazionale (IBMDR) che comunica con i Registri di tutto il mondo per individuare e garantire il miglior match tra donatore e ricevente
Quando vengono prelevati gli organi e i tessuti?
La donazione avviene sempre e solo dopo la morte, quando viene dichiarato il decesso per morte cerebrale o cardiaca. Il donatore resterà collegato alle macchine che mantengono in equilibrio le funzioni vitali degli organi fino al loro prelievo e a quello dei tessuti.
Perché servono giovani donatori di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche (CSE)?
Per sconfiggere le malattie del sangue, come la leucemia, è necessario che il paziente riceva un trapianto di midollo osseo o di CSE. Più il donatore è giovane e in salute, più efficaci saranno le nuove cellule nel combattere la malattia. Le CSE sono anche nel sangue del cordone ombelicale che, se donato, sarà conservato in strutture pubbliche italiane a disposizione di chi ne avrà bisogno.
Quali pericoli esistono per i donatori di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche?
Come per tutte le donazioni da vivente (organi e midollo), il rischio clinico per il donatore è minimo. La salute del donatore è sempre tutelata. I rischi sono strettamente legati all’intervento di prelievo che prevede una attenta valutazione preliminare della salute della persona.