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PET-TAC di nuovo fuori uso all’Oncologico di Lecce, Pagliaro: “mia denuncia già cinque mesi fa, adesso basta. I pazienti prima di tutto”

È di nuovo fuori uso la Pet-Tac dell’ Oncologico di Lecce. La denuncia dei pazienti raccolta in una nota dal Consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs.

“Il caso denunciato da una paziente oncologica – che, insieme ad altri pazienti, è stata sottoposta all’iniezione del radiofarmaco ed ha atteso al gelo, ad una temperatura di 15 gradi, per quattro ore, prima di essere informata che la pet-tac era fuori uso – riapre la piaga di un macchinario inaffidabile, spesso rotto e sottoposto a continui e costosi interventi di manutenzione. Parliamo di persone immunodepresse, che sono state esposte al rischio di gravi complicanze e infezioni, quando già dal giorno prima si sapeva che il macchinario era rotto e non vi era alcuna certezza che potesse essere riparato in tempi brevi”. È quanto afferma in una nota il Consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs.

Già ad inizio aprile scorso avevo segnalato il problema, quando la stessa pet-tac era in riparazione ormai da un mese, privando i pazienti della possibilità di eseguire in loco un esame insostituibile per rilevare anomalie di tessuti e organi in tempi brevi, con la massima accuratezza e con minore assorbimento di radiazioni. Agli utenti, dunque, – continua il Consigliere regionale – non restava che un’alternativa: pagare per sottoporsi all’esame in una struttura privata o fuori provincia, con enormi disagi. All’epoca la Asl di Lecce si affrettò a ridimensionare il problema, precisando che le urgenze e i follow up erano comunque garantiti”.

“Stessa reazione piccata – aggiunge il Capogruppo La Puglia Domani – anche a luglio scorso, quando denunciammo che al polo oncologico del Fazzi le prenotazioni delle visite erano sospese almeno fino a settembre, e dunque per i pazienti oncologici a rischio recidiva era impossibile programmare una visita di controllo per tutta l’estate e addirittura fino a novembre. La Asl rispose che urgenze e visite di controllo erano garantite, sostenendo la piena operatività del CorO che invece, come testimoniano i pazienti, non solo non risponde al telefono ma neppure al citofono”.

“Tornando alla pet-tac, è evidente che il problema non è stato risolto alla radice come io sollecitavo, chiedendo la sostituzione dell’apparecchio. Si creano – spiega Pagliaro – liste d’attese estenuanti, quando ai pazienti oncologici dovrebbero essere assicurati esami immediati. Molti non hanno la possibilità di pagare per sottoporsi all’esame nelle strutture private o di raggiungere ospedali lontani, e subentra la disperazione”.

“Questo è inaccettabile e disumano, così come il funzionamento per appena due-tre ore al giorno del COrO, il Centro di Orientamento Oncologico che dovrebbe prendere in carico tutti i pazienti oncologici e che spesso risulta irraggiungibile. Viene così a mancare un punto di riferimento fondamentale per pazienti fragili, già duramente provati dalla malattia e vessati da continue attese, ritardi, trafile inutili e disservizi. Il mancato raccordo – spiega il Presidente Mrs – tra Oncologico e COrO ostacola la presa in carico e il sostegno ai pazienti gravati da problematiche molto serie e invalidanti. Non si tratta di numeri ma di persone che meritano un’assistenza adeguata, pronta e costante”.

“Ecco perché torno ad incalzare la Asl e l’assessore alla sanità affinché risolvano una volta per tutte le carenze operative del Polo Oncologico leccese, dotandolo di personale sufficiente e di strumenti diagnostici efficienti. Il tempo della pazienza è esaurito, i pazienti oncologici prima di tutto”. Così conclude il  regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs.

 

 

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