Regione: stanziati 396 mila euro per il progetto di ricerca “Colon al sicuro”
Il 31 luglio il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha promulgato e trasmesso al BURP per la pubblicazione la legge regionale n. 21 che istituisce il progetto di ricerca “Colon al sicuro” per la diagnosi precoce del tumore al colon attraverso l’esame del sangue.
Il progetto, della durata di due anni prorogabili, prevede la partecipazione di almeno duemila pazienti arruolati su base volontaria. La ricerca consiste nella valutazione del profilo metabolomico e lipidomico ottenuto dal siero dei pazienti risultati positivi al test del Sangue occulto nelle feci (SOF) ed eleggibili per lo screening endoscopico, nonché nella valutazione dei fattori di stili di vita che possono determinare un aumentato rischio di sviluppare neoplasia colorettale.
La realizzazione della ricerca è assegnata all’Unità operativa semplice a valenza dipartimentale screening carcinomi colorettali ed endoscopia digestiva del presidio ospedaliero Di Venere di Bari, che collaborerà con le università del Salento, di Salerno, di Pavia, con l’Unità operativa complessa di patologia clinica del presidio ospedaliero Di Venere di Bari e con l’Unità operativa complessa di anatomia patologica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) Giovanni Paolo II di Bari.
Il costo complessivo della ricerca è di 396 mila euro.
“Con questo provvedimento – hanno dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale alla Salute Rocco Palese – diamo un sostegno deciso alla ricerca scientifica contro uno dei tumori più diffusi e letali nel nostro paese. La ricerca potrà migliorare le attività di screening e diagnosi precoce del tumore al colon e consentirà al sistema sanitario pugliese di proiettarsi nel campo delle scienze omiche, che consentono la conoscenza sempre più dettagliata dei processi di degenerazione cellulare alla base delle patologie tumorali. Attraverso questo provvedimento, la Regione Puglia conferma il suo impegno negli investimenti in ricerca scientifica per il miglioramento della qualità della vita dei pugliesi”.