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Problemi di salute associati al caldo estivo: quali sono le categorie più a rischio

Con l’arrivo della stagione estiva e l’aumento delle temperature e dei tassi di umidità, associati a un forte irraggiamento solare e all’assenza di ventilazione, i malori e i problemi di salute tendono ad aumentare.

Un’esposizione prolungata a temperature alte può, infatti, provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità come lo stress da calore o il colpo di calore.

Anche per l’estate 2023 l’attività di prevenzione dovrà essere particolarmente attenta, con particolare attenzione alle categorie più fragili e  vulnerabili agli effetti del caldo.

Le ondate di calore non colpiscono la popolazione in modo omogeneo. Alcuni sottogruppi, infatti, appaiono essere maggiormente esposti per ragioni riconducibili a particolari condizioni personali, sociali e di salute:

  • gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature. Il loro organismo, infatti, può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura;
  • malati cronici e, in particolare, i malati di malattie croniche polmonari e cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze;
  • le persone non autosufficienti in quanto dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi;
  • chi assume abitualmente farmaci perché il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo o può favorire direttamente disturbi causati dal calore;
  • neonati e i bambini piccoli che, per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico;
  • la persona, anche giovane, che facendo esercizio fisico o svolgendo un lavoro intenso all’aria aperta si disidrata più facilmente degli altri.

È inoltre fondamentale la prevenzione per i lavoratori a maggior rischio di esposizione alle alte temperature (es. lavoratori dell’edilizia, dei cantieri stradali, agricoltori), per i quali vi è l’aggravio fisico dovuto all’utilizzo della mascherina (finché l’obbligo di utilizzo di tale dispositivo sarà in vigore).

È fondamentale per tutti adottare stili di vita adeguati e sapere come comportarsi nel caso di un colpo di sole, di un collasso da calore o come prevenire gli effetti da esposizione a raggi UV, tanto in maniera naturale (al sole) quanto in maniera artificiale (lampade, lettini abbronzanti, docce solari…). Per tutti, è necessario evitare l’esposizione al sole e alle temperature superiori ai 25° C.

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