Oncoematologia Pediatrica Lecce, Pagliaro incalza Palese: “Carenza di personale drammatica, subito medici e infermieri”
“La bravura e il sacrificio, purtroppo non bastano, serve più personale”. L’appello in una nota del Consigliere regionale Paolo Pagliaro all’Assessore Palese per rinforzare l’organico del reparto di Oncoematologia pediatrica del Fazzi.
“Mancanza di personale: la malattia che affligge l’intero sistema sanitario regionale si fa più drammatica in reparti particolarmente delicati come la Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. L’appello del papà di un piccolo paziente, indirizzato all’assessore alla sanità Palese e a tutti i consiglieri regionali, restituisce la fotografia di un reparto che si regge sulla straordinaria professionalità e umanità di due soli medici, affiancati da risorse umane assolutamente insufficienti a fronteggiare i bisogni delle tante famiglie che si rivolgono alla struttura. La bravura e il sacrificio, purtroppo non bastano, serve più personale”. È quanto dichiara in una nota il Consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Il grido di dolore di questo genitore – aggiunge il Consigliere regionale – rappresenta lo scoramento e la disperazione di tanti altri genitori, di fronte alla malattia dei propri bambini e all’insufficienza delle forze in campo nel reparto di Oncoematologia pediatrica”.
“Non tutti – aggiunge Pagliaro – possono permettersi cure fuori regione, ed è doveroso che il nostro sistema sanitario pubblico si faccia carico di garantire assistenza adeguata ai bambini, senza costringerli a peregrinare con le loro famiglie in giro per l’Italia”.
“Faccio appello alla sensibilità dell’assessore Palese perché provveda subito a rinforzare l’organico del reparto di Oncoematologia pediatrica del Fazzi, destinando medici e infermieri specializzati in numero adeguato alla presa in carico di ogni piccolo paziente. Si dia priorità assoluta a questa richiesta di aiuto”. Così conclude il Consigliere regionale e capogruppo La Puglia Domani, Paolo Pagliaro.