Tumore laringeo: il nuovo kit Biogen per la diagnosi precoce
Il prossimo 21 giungo, nel corso del convegno previsto dalle 10:30 alle 16:00 nella sede di Biogem, ad Ariano Irpino, anche in videoconferenza al link https://meet.goto.com/
Il meeting, organizzato dal professore Michele Caraglia, responsabile dell’area di ricerca Oncologia Molecolare e di Precisione dell’Istituto irpino, mira a far conoscere i risultati di un progetto di ricerca, inserito nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020, cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania.
L’intera giornata sarà dedicata, in particolare, ai nuovi biomarcatori diagnostici, rilevabili in fluidi biologici, quali plasma e siero, dei pazienti affetti da questa patologia tumorale, messi a punto dalla struttura guidata dal professore Caraglia. Un vero e proprio ‘smart test’, oggetto di un anno di studi per i ricercatori di Biogem, sfociati in un kit diagnostico, basato sulla rilevazione di marcatori di superficie su vescicole circolanti. Tali marcatori si configurano, infatti, come indicatori di rischio per lo sviluppo del carcinoma squamocellulare della testa e del collo.
“Partendo da questi già significativi risultati – annuncia il professore Caraglia – siamo orientati a proseguire i nostri studi, sperando di poter prospettare ipotesi di cura del HNSCC, fondate sull’estrazione per via ematica e successiva reimmissione nel corpo del paziente, di vescicole esosomiali, rafforzate con specifici farmaci antitumorali”.
Al convegno, introdotto dal presidente di Biogem, Ortensio Zecchino e dal direttore scientifico del centro arianese, Giovambattista Capasso, è prevista la partecipazione del direttore generale dell’Asl di Avellino, Mario Ferrante, e dei ricercatori Amalia Luce, Giuseppe De Rosa, Marianna Scrima, Gabriella Misso, Ilaria Rea, Marco Bocchetti e Sara Martino, tutti coordinati dal professore Michele Caraglia.
Riceviamo e pubblichiamo