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Ospedale di Ostuni: chiude il reparto di chirurgia per mancanza di medici

Lo scorso 15 giugno la Direzione generale della Asl di Brindisi ha disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate nei tre presidi ospedalieri di Brindisi, Ostuni e Francavilla Fontana. La causa della decisione risiede nella grave e permanente carenza di medici specialisti in chirurgia generale. Pertanto, i chirurghi in servizio presso il P.O. di Ostuni presteranno la propria attività presso la U.O.C. di Chirurgia Generale del P.O. Perrino di Brindisi.

Il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, ha dichiarato in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa del comune, che “così facendo, la momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni lascerà senza cura tantissimi pazienti e non porterà nessun vantaggio alla sanità brindisina. La cosa più grave  – continua – è che dalla sera alla mattina si chiude una Unità operativa che da febbraio ad oggi ha garantito circa 300 interventi. Ciò in spregio alle persone che oggi ma anche nei prossimi giorni dovevano subire un intervento chirurgico, per non parlare delle tante persone che sono in lista d’attesa”.

La decisione dell’Asl di Brindisi rappresenta una risposta drastica al problema della carenza di personale che da mesi affligge la sanità brindisina. Pomes si augura di poter incontrare i chirurghi ospedalieri della provincia per riuscire a individuare, in attesa di nuove assunzioni, strategie utili per assicurare la continuazione degli interventi su Ostuni, e l’operatività della chirurgia di Brindisi.

“Ho rappresentato direttamente al Presidente Emiliano e al Commissario della ASL di Brindisi, Giovanni Gorgoni la necessità di sospendere questa disposizione rappresentando un’ipotesi alternativa di gestione della suddetta emergenza al fine di garantire l’attività ordinaria sui tre presidi (Brindisi, Francavilla e Ostuni) e la centralizzazione di tutte le emergenze di chirurgia generale presso il Perrino di Brindisi – prosegue il sindaco di Ostuni.

“In particolare tale obiettivo sarebbe raggiunto attraverso la turnazione H12 di tutti i chirurghi Asl su Brindisi per le emergenze (2 chirurghi a disposizione h 8-20 – 2 chirurghi h 20-8) ogni giorno. Così facendo, ogni mese ci sarebbero da coprire 120 turni h 12 che verrebbero coperti dai 15 chirurghi a disposizione (meno di 10 turni a testa) da potersi effettuare anche con l’ausilio delle prestazioni aggiuntive. Restiamo in attesa di un positivo riscontro anche alla luce della disponibilità politica ricevuta dal presidente Emiliano – conclude Pomes.

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