Pe(n)sa differente: il percorso di formazione a Lecce per diventare “esperto in supporto tra pari”

La figura di «Esperto in supporto tra pari» assume oggi un ruolo determinante nel campo dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Con questa espressione si fa riferimento a qualcuno che, avendo vissuto o convivendo ancora con una determinata malattia, ha sviluppato una conoscenza approfondita su di essa e ha quindi una reale competenza nell’esperienza quotidiana di una patologia e su come affrontarla.

Come trasformare la propria esperienza di malattia in un sapere da mettere in campo per aiutare gli altri ad attraversare quello che si è attraversato sulla propria pelle? Sempre di più si sente parlare in Italia della figura di «paziente esperto» o di «esperto in supporto tra pari». Con queste espressioni ci si riferisce a qualcuno che, avendo vissuto o convivendo ancora con una determinata malattia, ha sviluppato nel tempo una conoscenza approfondita su di essa e ha quindi una reale competenza nell’esperienza quotidiana di una patologia e su come affrontarla. Tale definizione può estendersi anche ai genitori di pazienti troppo giovani per assumere essi stessi il ruolo di «esperti in supporto tra pari». In ogni caso, tali figure non si sostituiscono agli operatori sanitari ma collaborano con essi.

Nel campo della salute mentale, molti sono gli esempi di come gli «esperti in supporto tra pari» possono sostenere il percorso terapeutico di altri pazienti grazie alla forte empatia e al sapere esperienziale di chi ha vissuto la malattia. Queste nuove figure approfondiscono costantemente le proprie conoscenze per mettersi a disposizione dei pari, delle famiglie, degli operatori sanitari, delle istituzioni, ma anche della comunità. Ciò è vero anche nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare. Tuttavia, aver affrontato una malattia non basta a sviluppare le competenze necessarie per accompagnare e orientare gli altri. L’evoluzione verso questa competenza passa attraverso lo sviluppo di saperi in ambiti diversi e complementari: medico- scientifico, medico-sociale, supporto. L’«esperto in supporto tra pari» deve rispettare i valori etici della cura, non oltrepassare i limiti del proprio ruolo, deve saper ascoltare, comunicare, adattarsi, essere empatico, senza mai dimenticare se stesso sapendo prendere le distanze dove necessario. Si tratta di un insieme di abilità e competenze non scontate che, una volta sviluppate e coltivate, meritano di essere riconosciute da tutti. Ognuna di esse può essere acquisita e sviluppata anche attraverso la formazione.

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