Diritto all’oblio, Perrini: “Assurdo che chi guarisce dal cancro ha poi la difficoltà a contrarre mutui e assicurazioni”
In Italia è più facile guarire dal cancro che dalla burocrazia. È quanto denunciato dalla FAVO che ha evidenziato come le persone precedentemente affette di tumore devono affrontare discriminazioni sociali come l’impossibilità di accedere a servizi finanziari. Nei giorni scorsi il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per sollevare il problema. Segue la dichiarazione del Consigliere regionale Renato Perrini.
“In Italia ogni anno 3,5 milioni di ammalano di tumore, ma di questi almeno 1 milione guarisce (dati del Ministero della Salute) grazie alla ricerca scientifica e quindi alle nuove terapie. Ma per questo milione di italiani è decisamente più facile guarire dal cancro piuttosto che ‘guarire’ dalla burocrazia che impedisce di poter continuare a vivere senza dover affrontare ostacoli e discriminazioni dovuti ad una sorta di pregiudizio sociale che impedirebbe agli stessi, di accedere ad alcuni servizi fra cui quelli finanziari, tanto da determinare difficoltà nell’accesso alla stipula di assicurazioni o mutui”. Ha dichiarato il Consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Sanità Renato Perrini.
“Come gruppo regionale di Fratelli d’Italia – continua Perrini – non potevamo rimanere in silenzio di fronte al grido di allarme del segretario generale della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), Elisabetta Iannelli, che ha evidenziato come queste persone sarebbero discriminate nell’accesso ai servizi finanziari perché avrebbero difficoltà a sottoscrivere o mantenere sia una copertura assicurativa per le malattie, sia una polizza vita per il caso di morte, spesso richiesta come garanzia accessoria e, quindi, in sostanza, conditio sine qua non per accendere un mutuo”.
“Insomma, – sottolinea il Consigliere regionale – avere avuto un cancro, anche per chi lo abbia superato, è un fatto della storia personale che potrebbe ritornare rilevante qualora si volesse accedere a una polizza o un mutuo perché, se non dichiarato al momento della sottoscrizione, in caso di sinistro, la compagnia potrebbe rifiutare di pagare la prestazione assicurativa affermando che il rischio fosse alterato”.
“L’ex malato di cancro si troverebbe nella difficile condizione di non sapere se dover dichiarare la pregressa patologia, con la possibilità di vedersi rifiutata la sottoscrizione della polizza, oppure di omettere di essere stato malato, con il rischio poi di vedersi negare, a causa dell’omissione, la prestazione assicurativa per cui ha pagato i relativi premi. In un’epoca – prosegue Perrini – dove si invoca il diritto all’oblio per fatti che riguardano il passato di ciascuno di noi, ci sembra doveroso invocarlo per i guariti di tumore. Per questo – aggiunge – oggi salutiamo con favore l’avvio della discussione in Commissione Affari Sociali della Camera delle ‘disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”. Conclude il Consigliere regionale Renato Perrini.
In attesa di un provvedimento legislativo nazionale, il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione, di cui primo firmatario è il vicepresidente della Commissione Sanità, Renato Perrini, al Governo Emiliano perché venga istituito un comitato di monitoraggio con il compito di valutare le pratiche discriminatorie e vengano adottare tutte le iniziative necessarie per sensibilizzare, nel limite delle proprie competenze e con apposite campagne di informazione, la popolazione alla cultura della ‘guarigione dal cancro’, nonché ad adottare iniziative normative volte al riconoscimento giuridico di una ‘guarigione dal cancro’.