Tumori professionali e certificazioni, a giugno corso di formazione all’ordine dei medici
L’Asl di Brindisi organizza un corso di formazione per sensibilizzare i medici di famiglia all’obbligo di denunciare agli organi competenti i tumori di sospetta origine professionale. L’evento si terrà il 10 giugno nella sala conferenze dell’Ordine dei medici a Brindisi.
I tumori professionali legati all’attività lavorativa e gli obblighi di certificazione a carico dei medici sono l’argomento di un corso di formazione in programma il 10 giugno a Brindisi, nella sala conferenze dell’Ordine dei medici, in via Togliatti, a partire dalle 8.30. Responsabile scientifico Nicola Dipalma, direttore dello Spesal.
L’evento, organizzato dalla Asl Brindisi in collaborazione con l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia, è rivolto a medici di tutte le discipline per un massimo di 50 partecipanti e prevede 4 crediti Ecm.
Obiettivo principale è sensibilizzare, in primis i medici di famiglia, all’obbligo di denunciare agli organi competenti i tumori di sospetta origine professionale. Nelle relazioni si porterà l’attenzione sulle origini di alcune patologie tumorali legate al contesto lavorativo, sull’importanza della individuazione delle cause e sugli strumenti esistenti per lo studio e il monitoraggio della casistica.
“Tra tutte le malattie professionali – spiega Nicola Dipalma – le neoplasie sono quelle che destano maggior preoccupazione sia per le difficoltà nel riconoscerne l’origine lavorativa, sia per le eventuali conseguenze nell’attribuzione di responsabilità. Ad oggi persiste una rilevante differenza tra i casi denunciati rispetto a quelli attesi, il che evidenzia una preoccupante sottostima del reale numero di tumori professionali. Questa situazione potrebbe essere attribuita a una inadeguata conoscenza da parte dei medici delle esposizioni professionali e dei lunghi periodi di latenza prima dell’esordio della malattia”.
Dopo i saluti del commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, e del presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, seguiranno interventi di professionisti aziendali, dell’Inail e dell’Università degli Studi di Bari.