Mosquito Alert: al via una campagna di sensibilizzazione in scuole, musei, università
L’app Mosquito Alert, realizzata dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive di Sapienza Università di Roma (DSPMI) in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha contribuito a creare un database per geo-localizzare dei focolai larvali potenziali e a prevenire malattie trasmissibili dalle zanzare.
Sono state oltre 8.000 le fotografie inviate, in due anni, da una comunità di 18.000 utenti sparsi in 103 province italiane tramite l’app gratuita Mosquito Alert. Questo uno dei più significativi risultati dell’iniziativa che, avviata nel 2021, con la collaborazione di importanti istituti di ricerca italiani, Iss compreso, ha contribuito a costruire un fondamentale database per la ricerca sul comportamento delle zanzare presenti sul territorio italiano e sulla prevenzione delle malattie da esse trasmesse.
Ora, visto il successo dell’applicazione, il progetto si accresce grazie ai fondi “Next generation EU” del Pnrr. È stata avviata, infatti, una importante campagna di sensibilizzazione nelle scuole, nei musei e nelle università con il duplice obiettivo di aumentare il numero delle segnalazioni e al contempo educare la cittadinanza in merito ai rischi sanitari correlati alle punture di questi insetti, alle loro abitudini riproduttive, nonché alle abitudini umane che favoriscono la loro riproduzione, quali ad esempio quella di lasciare a disposizione contenitori e sottovasi pieni d’acqua (le larve di zanzara, infatti, vivono e si sviluppano in acqua).
L’app Mosquito Alert è stata realizzata dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive di Sapienza Università di Roma (DSPMI), in collaborazione con il Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, il Museo delle scienze di Trento, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e dal Dipartimento di Fisica e Astronomia della Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Come testimoniato dalle fotografie inviate, a dominare il territorio italiano sono l’autoctona culex pipiens e la sua antagonista principale, ormai insediata da 30 anni, l’aedes albopictus, rispettivamente la zanzara comune e la nota zanzara tigre. Attraverso le segnalazioni casalinghe, inoltre, è stato possibile stabilire le abitudini di questi insetti, ad esempio quali tendono a pungere al chiuso invece che all’aperto, un dato che finora non era stato possibile rilevare.
Basandosi su queste segnalazioni, poi, è stato possibile identificare altre specie finora non rilevate in Italia, come le zanzare coreana e giapponese (aedes koreicus e aedes japonicus). Questo strumento sarà in futuro utile anche alla segnalazione della specie più pericolosa, l’aedes aegypti, per la prima volta segnalata nel Mediterraneo sull’isola di Cipro.
Citizen science e scuola
A potenziare il progetto di sensibilizzazione, Mosquito Alert ha delineato anche un programma di educazione nelle scuole di tutti i livelli di istruzione, trasformando docenti e studenti in veri e propri “citizen scientists”. Il programma didattico prevede la consegna di un kit scientifico-didattico e delle uscite sul territorio per applicare le conoscenze teoriche apprese a lezione.
Agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado viene offerto un pacchetto di tre lezioni allo scopo di fornire loro le conoscenze necessarie ad avviare e completare un esperimento di laboratorio, studiando le zanzare nei pressi della scuola. Nelle classi di scuola secondaria verranno anche introdotti i concetti di citizen science, insieme a delle indicazioni base sulle tecniche di raccolta dei dati scientifici. I risultati di tutti gli esprimenti saranno conservati presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza di Roma.