web analytics

“Race for the cure”,  Roma si tinge di rosa per sconfiggere i tumori

Si è conclusa ieri la XXIV edizione della “Race for the cure” di Roma con la presenza di oltre 70.000 sostenitori. Si tratta della più grande manifestazione al mondo per la lotta ai tumori del seno organizzata da Komen Italia per sensibilizzare alla prevenzione.

Vere protagoniste di questa grande manifestazione di salute, sport e solidarietà, sono state le “Donne in Rosa” – donne che stanno affrontando o hanno affrontato il tumore del seno – e che negli anni hanno generato un cambiamento culturale nell’approccio alla malattia, trasferendo forza e speranza alle 56.000 donne che ogni anno in Italia si confrontano con il tumore del seno.

Quest’anno la manifestazione, oltre alla tradizionale passeggiata di 2 km e alla corsa di 5 Km aperta a tutti, ha incluso per la prima volta un percorso di 8 Km riservato agli atleti competitivi. A dare il via ufficiale all’evento, fra i molti presenti, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli.

“Sono convinto che questa giornata sia soltanto un momento di ulteriore attenzione alla pratica quotidiana. La prevenzione non è solo uno spot, va promossa e praticata. Bisogna far decollare la cultura della prevenzione e della cura attraverso lo sport”. Così ha commentato il Ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi che ha aggiunto “Questa corsa è un messaggio per tutte le persone e bisogna saper coltivare insieme la speranza che passa attraverso la ricerca e la prevenzione. Lo sport come chiave sociale è insuperabile”.

“Più passano gli anni e più diventa importante. Ho visto crescere questa manifestazione. È straordinario. La prevenzione è l’asset e il valore aggiunto della lotta a queste malattie. È un’onda di felicità e di entusiasmo ed è incredibile se si pensa che molte di queste persone che corrono oggi devono confrontarsi con certe problematiche. Trasmettono voglia di combattere”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

About The Author